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L’esplosione del porno nel Medio Oriente

Il mondo è un posto grande e le lacune culturali sono enormi. Ma ci sono alcune cose che collegano le persone attraverso le frontiere. Alcune persone sostengono che il cibo sia il migliore collante, mentre altri dicono che sia l’educazione. Ma c’è un nuovo concorrente: il porno online.

Il porno viene normalmente fatto e guardato in Medio Oriente e altri milioni lo stanno guardando attorno al pianeta. In effetti alcuni dei principali consumatori di porno del mondo provengono dal Medio Oriente. Secondo i dati diffusi da Google, sei dei primi otto paesi per ricerche porno sono Stati musulmani. Il Pakistan è in cima alla lista al numero uno, seguito da Egitto al numero due. Iran, Marocco, Arabia Saudita e Turchia stanno rispettivamente al numero quattro, cinque, sette e otto. Il Pakistan è al primo posto nelle ricerche porno per animali come maiali, asini, cani, gatti e serpenti.

Secondo una ricerca fatta da PornMD, i termini “video porno squirting“, “video porno pompini” e perfino “Kendra Wilkinson” (ex fidanzata di Hugh Hefner) appaiono i primi 10 più ricercati termini provenienti da paesi come l’Iraq, la Siria e l’Iran. Le parole “video porno arabe” sono i termini porno più cercati in Egitto, Iran e Siria.

Le specifiche sono rappresentative di un cambiamento più ampio che si svolge in una società controllata da norme morali estreme. Il fatto che le tendenze porno all’interno della regione possano anche essere monitorate è impressionante, dato che la vendita di materiale erotico è vietata in quasi tutti i paesi arabi, ad eccezione del Libano e della Turchia.

Nel 2009, il governo iracheno con le nuove leggi sulla censura ha vietato diverso materiale ritenuto dannoso. Taher al-Naser Hmood, ministro culturale del paese, ha affermato: “La nostra Costituzione rispetta la libertà di pensiero e la libertà di espressione, ma che dovrebbe venire con il rispetto per la società nel suo insieme e per il comportamento morale. Non è facile bilanciare sicurezza e democrazia. E’ come essere un funambolo. ”

Ahmed Mohammed Raouf, ingegnere capo della Società di Stato per i servizi Internet, ha detto al New York Times, “Io non voglio fermare una persona che vuole vedere una certa cosa, ma voglio proteggere la società.”

Più di recente, il governo dell’Arabia Saudita ha annunciato di aver violato e disabilitato circa 9.000 account Twitter associati alla pubblicazione di porno gratis e arrestato molti dei proprietari. La mossa è stata organizzata dalla Commissione per la Promozione e la prevenzione del vizio, noto anche come pudore, la polizia religiosa saudita.

La buona notizia per i fan del porno nella regione è che un sacco di queste restrizioni sembra abbastanza facile da superare. Non è raro trovare i venditori lungo le strade armati di video porno.

Mia Khalifa, una ventunenne nata in Libano, è stata appena votata “PornoStar numero 1” su Pornhub, uno dei più importanti siti porno tube gratis che sta alla posizione numero 73 tra i siti più visitati al mondo, secondo la società di analisi Alexa. Khalifa si trasferì negli Stati Uniti all’età di 10 anni con la sua famiglia.

Khalifa, nei suoi film pornografici, gioca molto con il suo look arabo, a volte indossando un hijab mixato con scarpe sportive e trucco teso a rimarcare il suo esotismo. La sessualità grezza di Khalifa dissolve letteralmente gli stereotipi occidentali comuni sulle donne musulmane.

Molti musulmani conservatori hanno preso di mira Khalifa via Twitter, scrivendo cose come, “#miakhalifa, ti rendi conto che tu sarai la prima persona a finire nel fuoco infernale vero?” Un altro utente ha postato un’immagine modificata di un militante dell’Isis che tiene in mano la testa decapitata di Khalifa.

E lei non è sola. Dopo che Sila Sahin, attrice turco-tedesca, ha posato nuda per l’edizione tedesca di Playboy, ha ricevuto un gran numero di critiche. Le discussioni su siti web islamici a riguardo sono: “Lei deve pagare” e “Deve stare molto attenta.” Un utente ha scritto: “Io l’avrei uccisa perchè non si adatta con la mia cultura”.

Si tratta di un problema di sesso? O è un problema porno? O è solo un altro incidente di percorso in un percorso lungo e spinoso verso la parità di genere? Le donne sono messe al centro della scena in un sacco di pornografia, dopo tutto. Forse alcuni in Medio Oriente non sono interessati a vedere che questo accada. O forse credono che il sesso debba essere limitato a uno spazio più privato. Molti Stati musulmani dichiarano che la morale sociale cementata nei millenni non deve essere violata. I dati là fuori, tuttavia, suggeriscono che il loro pubblico la veda diversamente.